Napoli, arriva la pena definitiva per l’assassino di Giogiò

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Il minorenne che circa un anno fa ha ucciso il giovane musicista Giogiò, alias Giovanbattista Cutolo ha avuto la sua sentenza

Napoli. Si parla ancora del giovane diciassettenne che ha ucciso il musicista Giovanbattista Cutolo di 24 anni in Piazza Municipio il 31 agosto 2023;

tutti ricordano il caso di cronaca in cui, Giogiò, così chiamato dai suoi affetti, è stato brutalmente assassinato da un minorenne per un motivo futile.

La madre, molto presente e combattiva, ha lottato per chiedere il massimo per la pena per l’assassino che, attualmente,

ha avuto vent’anni con è stato assicurato all’imputato uno sconto della pena di un sesto perché non è ricorso in appello.

Per di più, l’omicida potrà contare su un altro beneficio: La buona condotta, che prevede la detrazione di tre mesi di pena per ogni anno giudiziario,

quindi secondo alcuni calcoli, sconterà all’incirca quattordici anni di pena. 

Lo sconforto della famiglia della vittima che non rimasta immune davanti a questa possibilità fa sì che la madre del giovane Giogiò possa esternare ancora il suo dolore.

Il diciassettenne omicida per ora detenuto a Catanzaro, al momento sta conducendo una vita tranquilla in cui studia e lavora ed è alla ricerca di riscatto.

La sua difesa è seguita dall’avvocato Davide Piccirillo ed ha deciso di seguire la strada di non far ricorso in Appello accettando il verdetto abbreviato, previsto dalla legge Cartabia.

Piccola parentesi: Cos’è la legge Cartabia?

La legge Cartabia, ufficialmente conosciuta come “Legge 27 settembre 2021, n. 134”, è una riforma della giustizia italiana che prende il nome dall’allora ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che ha guidato il processo legislativo.

Questa legge è stata introdotta con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità della giustizia nel Paese e ha introdotto misure per accelerare i procedimenti sia civili che penali.

I complici

Ancora nessuna informazione peer quanto riguarda i due maggiorenni presenti la sera del delitto e che sono già noti alle forze dell’ordine come rapinatori di Rolex e di aggressori.

Ricordiamo ancora la vicinanza da parte persone dello spettacolo come il cantante Geolier alla famiglia della vittima,

ed i messaggi di cordoglio e di incoraggiamento nei confronti di chi ha preso una brutta strada. “Giovanbattista era un figlio di Napoli, un musicista e nessuno potrà dimenticarlo”.

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