Grande (Cisal): “Tempi della città assenti, è bomba sociale”

Le parole della dirigente provinciale della Cisal Caserta Marianna Grande
CASERTA. “È tempo di denunciare, con tutto il vigore del caso, la conclamata impossibilità, nella nostra provincia di conciliare i cosiddetti tempi della città”. La dura reprimenda giunge dalla dirigente provinciale della Cisal Caserta Marianna Grande. “Con l’inizio dell’anno scolastico le problematiche si sono irrimediabilmente acuite cosicché genitori-lavoratori e ragazzi prendono parte ad una quotidiana e sfiancante via crucis. Le scuole superiori – ha argomentato la sindacalista – sono disseminate sul territorio a macchia di leopardo, un importante numero di queste è collocato nella città capoluogo. Chi si reca a scuola deve prevedere tempi di trasferimento di un’ora e mezza poiché gli orari dei mezzi di trasporto sono lunari e le fermate sono collocate a distanze siderali dai centri abitati o dalle scuole di pertinenza. È tutto un districarsi tra navette, ufficiali ed improvvisate, che spesso tagliano la città negli orari in cui i ragazzi devono già essere in classe col risultato ultimo che molte famiglie si trovano costrette ad accompagnare i figli a 30 chilometri da casa, a mendicare permessi di uscita alle scuole o peggio ancora a veder tornare i figli alle 16. Tutto questo rappresenta una bomba sociale che impatta tragicamente su coloro che si recano al lavoro e che devono conciliare questa tragedia con gli orari previsti dai ccnl di pertinenza. È un martirio che spesso ricade sulle donne, mamme lavoratrici avvilite da questo andazzo e sulla futura professionalità dei ragazzi”.