1° memorial Giuseppe Matano – concerto della Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria

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1° memorial Giuseppe Matano a Carano di Sessa Aurunca

1° memorial Giuseppe Matano a Carano di Sessa Aurunca

Il prossimo 6 maggio avrà luogo il 1° memorial a Giuseppe Matano, sostituto commissario coordinatore di polizia penitenziaria, esattamente a Carano, frazione del Comune Di Sessa Aurunca.

Alle ore 18.00 ci sarà la deposizione della Corona ai Caduti in piazza Castelluccio.

Successivamente, alle ore 20.30 ci sarà il concerto della Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria in piazza Falco, con la partecipazione della ” Corale Pino Matano”, corale polifonica istituita e diretta per anni dal Maestro Giuseppe Matano. All’evento saranno presenti le alte autorità politiche, religiose, civili e militari, in primis quelle appartenenti all’amministrazione penitenziaria.

In virtù dell’elevato livello artistico, più volte riconosciuto attraverso l’apprezzamento manifestato dal pubblico e, soprattutto, dal giudizio positivo espresso dalla critica, il Complesso Bandistico si esibisce in importanti manifestazioni di carattere nazionale e internazionale, rappresentando il Corpo e, più in generale, l’intera Amministrazione Penitenziaria. È costituita da cinquantacinque elementi, tutti appartenenti alla Polizia Penitenziaria, laureati presso i conservatori di musica italiani. Ogni anno partecipa alla tradizionale e solenne cerimonia dell’Annuale del Corpo, che si svolge a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica.

La Banda della Polizia Penitenziaria ritorna, dunque, dopo decenni nel nostro territorio per commemorare uno dei suoi storici orchestrali. Il sostituto commissario Matano, infatti, per più lustri ha fatto parte della Banda Musicale della Polizia Penitenziaria in qualità di orchestrale quale 1° clarinetto che si è sempre distinto per la serietà, dedizione, abnegazione ed attaccamento alla divisa ma soprattutto alla musica. Matano si è spento a soli 50 anni a causa del COVID-19. Nel febbraio del 2021 contagiato da un focolaio presente nel carcere di Carinola, dove prestava servizio. La notizia della sua prematura dipartita ha causato immenso dolore a tutte le persone che l’hanno conosciuto, le quali, oggi, tengono viva la sua memoria.  

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