Shameless, la serie più scomposta ed irriverente mai vista

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Famiglia disfunzionale, droga, alcol e minori cresciuti in una realtà difficile: Sono questi i punti salienti della serie più vista negli ultimi dieci anni, Shameless

Shameless - prime video

Famiglia disfunzionale, droga, alcol e minori cresciuti in una realtà difficile: Sono questi i punti salienti della serie più vista negli ultimi dieci anni, Shameless

Ho fatto quello che potevo per crescere i miei fratelli, avrei voluto fare di più, non voglio la vostra pietà, neanche l’ammirazione, voglio soltanto poter dare a questi ragazzi quello che si meritano, perché sono dei bravi ragazzi e si meritano il meglio!” (Fiona)

Per la Rubrica ‘Cose Serie’ è il turno di Shameless. Terminata nel 2021 abbiamo dovuto metabolizzarla prima di recensirla, ed ora vi spieghiamo perché.

Iniziamo dicendo che per chi ama il genere Old Money alla Bridgerton questa serie non fa per voi. (Il 16 Maggio usciranno i primi quattro episodi!) perché Shameless è la serie più scomposta mai vista interpretata da attori straordinari .

locandina ‘Shameless’

Tante candidature e premi come miglior attore per William H. Macy, interprete di Frank Gallagher, del tutto meritato e all’attrice mentre Joah Cusack è stata premiata come miglior attrice guest star;

Famosa, inoltre, la sigla The Luck You Got degli The High Strung che ha accompagnato tutte le stagioni.

Di cosa stiamo parlando? Riassunto della trama:

Siamo a Chicago nel South Side. La famiglia Gallagher è una famiglia ben lontana dai valori tradizionali: Frank è il capofamiglia, perennemente ubriaco e indisposto per uso di droghe che non si occupa minimamente dei suoi sei figli. La madre, invece, ha mollato tutto e tutti ed è andata via.

A gestire le vite dei ragazzi è la primogenita, Fiona,

che anche se giovanissima ha seguito tutti i fratelli.

Ha anche lei degli alti e bassi dovuti sia alla giovane età, sia al fatto che avrebbe bisogno di una guida per non farla crollare, cosa che avverrà. Lip, il secondo figlio, ragazzo di un’intelligenza straordinaria che avrebbe potuto fare molto ma si è perso nei meandri della vita di strada; Iam, che combatte contro il suo essere bipolare ed ha difficoltà a parlare della sua omosessualità.

Debbie, intraprendente ma finisce spesso nei guai; Carl, attratto dalla divisa, dalla figura autorevole ma riesce benissimo a gestire anche la vita da strada ed infine, il giovane Liam, intelligente, colto, taciturno, un bambino che meritava di più.
Ad affiancare questa famiglia disagiata ci sono Veronica e Kevin, vicini di casa e proprietari di un bar ma anche i fautori di quello che oggi è O.F.

cast prima stagione Shameless

La prima stagione di Shameless parte proprio su queste basi:

Difficoltà economiche, droga, arresti, problemi di strada ma la simpatia dei vicini è ciò che rende tutto meno pesante. Man mano che si porta avanti la serie gli sceneggiatori fanno crescere i personaggi dedicando ad ognuno di loro una stagione,

mettendo in mostra le diversità tra la vita che ha un ragazzo con potenziale ma che ha origini difficili e chi invece ha una vita più facilitata e la strada più spianata.

I continui riferimenti alle ‘cadute’ nelle cattive abitudini, ai problemi tra padre e figlio, perché la madre si vedrà pochissimo,

rende la serie un’analisi della società non troppo lontana dai tempi moderni, sì perché proprio l’ultima stagione si concentra sulla pandemia del Covid.

Un quartiere in cui vince il più furbo o il più forte; in cui il ragazzo più talentuoso non viene aiutato e non ha i mezzi per studiare,

una società americana che prevede la privatizzazione ma offre, in ogni caso,

delle borse di studio che possono essere ossigeno per i ragazzi che hanno la fortuna di ottenerle.

La domanda però sorge spontanea:  Perché andarsene se in ogni caso si è uniti?

Fiona, legatissima alla sua famiglia ed ai suoi amici alla fine della nona stagione decide di lasciare tutto e andare via. Avendo imparato ad amare il suo personaggio il pubblico avrà capito il crollo emotivo che Fiona stava vivendo ma ecco che riappare la disfunzionalità:

Ian era in carcere e Fiona gli chiede cosa deve fare,

il fratello le consiglia di prendere in mano la sua vita ed andare via perché aveva già sacrificato tutto per loro.

Perché Fiona ha lasciato la sua famiglia non portandola con sé, i suoi amici Veronica e Kevin ma soprattutto Debbie e Liam ancora piccoli?

Questo buco della trama non è stato mai capito in quanto, di Fiona non si parlerà più e la serie,

che si conclude alla undicesima stagione ripropone il grande cambiamento: Ogni Gallagher deve prendere una decisione per la sua vita che lo porterà a dei cambiamenti radicali;

Anche Veronica e Kevin stanno pensando di andare via perché lei possa seguire la strada della politica;

Lip, per lui non sarà facile ed è difficile vedere come abbia dovuto fare molti passi indietro deludendo il pubblico a casa, anche perché credevamo in lui. Ian vuole fare il grande cambiamento ma chi lo accompagna nella vita non è di certo un buon compagno di viaggio;

Carl rischia ogni giorno di far prevalere il suo senso di giustizia sulla sua vita ma è il perno che porta equilibrio in tutto il contesto. Debbie, per lei non è facile: Ragazza madre e molti problemi con la legge.

Liam, nel ruolo del narratore esterno, meritava di frequentare le migliori scuole, meritava di partire con Fiona e di non vivere nel South Side.

Il finale, è stato particolare perché dopo tutto ciò che hanno passato i giovani Gallagher, vivono un momento di unione ma,

senza Fiona di cui non si sa più nulla e con una lettera narrata da Frank in cui dedica delle righe ad ognuno di loro.

Felice della sua vita, nonostante tutto, non sa nemmeno se i figli sapranno mai cosa gli è accaduto. Strano. Forse la scelta finale della stagione è dovuta anche al fatto che i cambiamenti avvenuti a causa del Covid hanno dato da pensare agli sceneggiatori,

i quali, nel bene e nel male, hanno dovuto dare un finale alla serie ma sinceramente non ci convince.

Capita spesso che le grandi serie abbiano un finale ambiguo e Shameless è una di queste.

Come definire Shameless?

E’ una serie sfacciata, volgare, nelle prime stagioni anche molto spinta ma ha lo scopo di far pensare sul grande divario che esiste tra l’alta borghesia e la plebe, detto in maniera spicciola.

Questo divario sta diventando sempre più esteso ed i diritti delle persone di poter avere un futuro decoroso vanno a scemare.

Infatti, troveremo episodi in cui Frank lotta, a modo suo, per evitare che vengano cacciati dal quartiere per far sì che arrivino i ricconi o le lunghe file per avere assistenza medica ed i problemi della mala sanità.

Uno dei passi più toccati in cui si manifesta un grande disagio è stato proprio quello di Fiona, la quale esterna questo monologo in maniera brillante: “

Una volta vivevamo in macchina,lo zio Nick ci aveva cacciato. Non c’era nessun’altro che ci ospitasse. Lip, Ian ed io dormivamo di dietro quando Frank ha accostato…nel cuore della notte…vicino Halstead…mi ha detto di aspettarlo lì con i ragazzi, che tornava subito…avevo sei anni.

Qualche ora dopo, siamo ancora seduti sul marciapiede e la fronte di Ian stava bruciando…piange, è isterico e io non so che cosa fare…così corro lungo la strada…Lip sotto un braccio, Ian sotto l’altro, cercando qualcuno che ci aiutasse. Era più facile trovare del crack piuttosto che un passaggio!

All’ospedale arriviamo a piedi…ci dicono che Ian ha la febbre alta a 40…altre due ore e…chissà. Non ho trovato Frank per altri due giorni…la prima cosa che mi ha chiesto è quanti soldi avevo con me.

Vorrei poter dire che è stata l’unica volta…ma era solo la prima. Mia madre è bipolare e mio padre è un alcolizzato e un drogato. Prende quello che vuole e non da niente in cambio. Niente soldi e nemmeno aiuto.”

Un monologo difficile da interpretare ed Emmy Rossum è stata brillante nella sua interpretazione per le nove stagioni di partecipazione.

Peccato che non abbia ricevuto nessun riconoscimento se non una candidatura al ‘Critics’ Choice Television Award’ ma, la sua interpretazione, e si evince anche in queste parole,

c’è racchiusa la vita difficile che vivono i ragazzi cresciuti in contesti senza via d’uscita e quando trovi uno spiraglio, come un buco nero, ti trascina a fondo per non farti più emergere.

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