Prima tappa a Maddaloni per l’evento “Innamòrati di te” promosso da Codere Italia
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Prima tappa dell’anno per “Innamòrati di Te”, il progetto itinerante ideato e organizzato da Codere Italia – multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale – che tiene alta l’attenzione sul dibattito volto al contrasto della violenza di genere.
La sedicesima edizione si è tenuta la settimana scorsa, nella Sala Iorio della Biblioteca Comunale di Maddaloni, alle porte di Caserta, con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Maddaloni, di FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, degli Stati Generali delle Donne e Città delle Donne.
L’incontro propone un momento di confronto per fare il punto sul fenomeno della violenza di genere sul territorio e focalizzare l’attenzione sul lavoro come strumento in grado di cambiare la vita, aiutare l’inserimento o il reinserimento nella società civile per creare un’indipendenza economica in grado di riscattare, in parte, la vittima dalle forme di violenza.
“Le donne rivestono un ruolo determinante anche nel mercato del lavoro, ma il loro talento è sovente mortificato: mal retribuite, spesso precarie e relegate per lo più nei settori poco strategici. Le donne devono lottare quotidianamente per farsi strada! – dichiara Armida Filippelli, Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania. La Formazione Professionale è da questo punto di vista uno strumento di empowerment ed inclusione imprescindibile. Promuoverne la parità di accesso e favorire l’apprendimento permanente lungo tutto l’arco della vita di competenze tecniche e trasversali sono, dunque, azioni alla base dell’inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro. Nostro obiettivo è potenziare il sistema regionale e fare della Formazione rivolta alle donne la chiave di volta per un futuro di indipendenza e riconoscimento sociale”.
Dall’inizio del programma GOL-Garanzia Occupabilità Lavoratori della Regione Campania sono state prese in carico 149.305 donne. Nel dettaglio: 44.298 nel 2022, 90.857 nel 2023 e 14.150 dall’inizio dell’anno al 13 febbraio 2024. La fascia d’età 15-29 anni rappresenta il 25%, quella 30-54 anni il 59% mentre il 16% è over 55 anni.
“Oltre a potenziare la rete di protezione contro la violenza, istituzioni e associazioni devono anche scardinare quel maschilismo che limita la crescita delle donne nella società, evidenzia Angela Sferragatta, Consigliera comunale di Maddaloni, Consigliera provinciale di Caserta e Assessora provinciale alla pubblica istruzione. Le due azioni vanno condotte in maniera parallela e con la stessa incisività. La maternità al giorno d’oggi non può continuare a rappresentare un limite. Se leggiamo i dati dell’Istat del settembre 2023 sull’occupazione di persone con contratti a tempo determinato, notiamo che la precarietà vede ancora come protagoniste assolute le donne con una forbice che si allarga ulteriormente al Mezzogiorno. Le istituzioni hanno l’obbligo di attuare politiche chiare tese ad invertire la rotta”.
“Abbiamo rafforzato i nostri servizi sociali con figure pronte ad ascoltare e a supportare le donne, quasi sempre con figli minori, che chiedono di essere aiutate. Abbiamo aderito ad un progetto di intesa territoriale per l’inclusione attiva con diversi servizi dedicati, sportelli di ascolto, corsi di
formazione e tanto altro, aggiunge Rosa Rivetti, Assessora Welfare e Sviluppo del Terzo Settore, Comune di Maddaloni. Purtroppo però sono ancora poche le donne che riescono a trovare il coraggio di chiedere aiuto. Non sempre il livello culturale aiuta ed è proprio per questo che il sostegno maggiore deve essere dato ai giovani, a tutte quelle ragazze che saranno le donne di domani alle quali mi rivolgo con un accorato appello “Siate forti, determinate e soprattutto libere di decidere il vostro ruolo nella società senza paure nè condizionamenti “
Maddaloni dal 2022 è “Città delle Donne”, un titolo che testimonia l’impegno dell’amministrazione locale ad agire in modo concreto per eliminare ogni forma di discriminazione, costruire politiche efficaci per il contrasto alle violenze, ripensare il lavoro per risolvere la questione della disoccupazione femminile e anzi incoraggiarne la presenza in posizioni di leadership.
“Maddaloni città delle donne” è una rete della “Città delle donne” nata dal progetto degli Stati Generali delle Donne lanciato a Matera nel 2019. L’idea di donne e uomini provenienti da tutte le regioni italiane per creare una rete nazionale che unisca grandi città e piccoli paesi, con l’obiettivo di dare concretezza alle idee, alle proposte e progettualità per ridisegnare non solo le città ma una vera e propria identità sociale comune e di spessore, dice Annamena Mastroianni, pedagogista e pedagogista giuridica forense e penitenziaria in rappresentanza di Stati Generali delle Donne/Città delle Donne.
Nel periodo 1 gennaio – 4 febbraio 2024, in Italia sono stati registrati 27 omicidi, con 9 vittime donne; di queste, 7 hanno trovato la morte in ambito familiare/affettivo, in particolare, 4 per mano del partner/ex partner. Rispetto allo stesso periodo del 2023, il trend generale fa registrare un leggero decremento degli episodi – da 28 a 27 – ma resta invariato il numero delle vittime di genere femminile che rimane a 9*.
“Il 25 gennaio in occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2024, la Presidente Margherita Cassano, con disarmante assertività, ha rimarcato la necessità di sollecitare la presa di coscienza sugli aberranti crimini che attanagliano le donne, con una frequenza sempre più spaventosa. Al netto dell’evoluzione giurisprudenziale e legislativa in materia di “Codice Rosso”, dell’impegno costante della polizia giudiziaria e della magistratura, i numeri di questi odiosi reati non accennano a decrescere. E’ quindi indubbia l’urgenza di mettere in atto un’azione proficua, che sia in grado di incidere sulle cause di questa violenta involuzione sociale, permeata dall’idea del possesso e del predominio sulla donna ed il disconoscimento dell’uguaglianza di genere. Passaggio obbligato diviene, quindi, la promozione dell’indipendenza economica delle donne, in quanto non può esservi libertà di denuncia senza la libertà di provvedere ai propri bisogni primari”, chiarisce Michela Cerreto, Avvocata penalista.
Il 2023 è stato considerato dalla direzione scientifica della Treccani l’anno identificato dal neologismo femminicidio: uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica di una donna in quanto tale, espressione di una cultura plurisecolare maschilista e patriarcale. Un primato assolutamente negativo per un anno che ha fatto registrare 118 femminicidi, di cui 96 per mano di familiari o partner/ex partner. La scelta della Treccani non ha solo una connotazione quantitativa ma soprattutto un’attenzione all’aspetto socio-culturale. Una parola tristemente famosa che rappresenta il polso linguistico dell’intensità della discriminazione di genere di oggi.
“In un mondo in continua evoluzione, riconosciamo che la parità di genere non è solo un imperativo morale, ma anche un fondamentale driver di progresso e prosperità. L’equità di genere sul posto di lavoro è essenziale per creare ambienti professionali inclusivi, innovativi e sostenibili”, evidenzia Assia Viola, Delegata FERPI-Campania e Direttore Relazioni Esterne SMA Road Safety.